Gelato alla stracciatella: la ricetta e la prima memoria proustiana

 
 

Io: “Cosa ti piacerebbe che scrivessi sul gelato? Voglio dire, cosa vorresti leggere?”

Consorte: “Mah, non so...è uguale...”

Io: “Ma dai, per esempio, qualche ricordo legato al gelato?”

Consorte: “Non ho grandi ricordi.”

Io: “Ma tipo, ricordi di quando eri piccolo o di quando eri adolescente. Sai come la madeleine di Proust, magari c’è un gusto di gelato che ti rievoca pensieri felici.”

Consorte: “Ricordo che ho mangiato tanti gelati ed erano tutti buoni! :D”

Dubito che mio marito possa mai scrivere un memoir :P

Io che, invece, ho una memoria proustiana, al gelato collego mille memorie, emozioni, senzazioni. Il gelato è sempre stato il simbolo indiscusso dell’estate. C’era il gelato del dopo mare, quello della sera dopo cena, quello della merenda e, crescendo anche quello del pranzo (all’università, spesso e volentieri pasteggiavo a frutta e gelato).

Il mio gusto d’infanzia era il cocco. Ero fissatissima con qualsiasi alimento a base di cocco: biscotti al cocco, torte al cocco, per non parlare del cocco fresco. Lo trovavo rassicurante. La sua esoticità mi trasportava verso mari lontani, spiagge bianche, palme e acque cristalline.

Poi mi sono evoluta verso la stracciatella ed il crème caramel, senza disdegnare i grandi classici fragola e cioccolato. La maturità e la, ahem, saggezza hanno raffinato anche il mio palato che si è avvicinato alla apparente semplicità degli intramontabili nocciola e pistacchio.

Il mio orientamento attuale è verso le creme ed i grandi classici. I gusti nocciola e pistacchio sono i miei standard di riferimento per valutare ogni gelateria che si dichiari tale. Ormai ordino “nocciola e pistacchio” col cipiglio del critico di Ratatouille, per poi sciogliermi di fronte al gusto rotondo delle nocciole delle Langhe e della punta salata del pistacchio di Bronte.

Così oggi, vi lascio con la mia prima memoria proustiana:

Gelato alla stracciatella

(Dosi per 4 persone)

  • 375 mL di latte intero
  • 80 mL di panna fresca
  • 150 g di zucchero
  • 100 g di gocce di cioccolato fondente
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Versate tutti gli indienti nella gelatiera, salvo le gocce di cioccolato che devono essere aggiunte in un secondo momento. Chiudete la gelatiera ed azionate solo le pale, senza raffreddare. Mescolate, fino a che lo zucchero non sia completamente sciolto. A questo punto, azionate sia pale che raffreddamento, lasciando mantecare per 10-15 min. Fermate la gelatiera ed aggiungete le gocce di cioccolata. Chiudete la gelatiera e riprendete la mantecazione, sotto costante raffreddamento per altri 15 min. A questo punto, il gelato dovrebbe essere bello sodo. Fermate la gelatiera, estraete il cestello e ricopritelo con della stagnola. Mettete il gelato a riposare in congelatore per 7-8 h, prima di servire.